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La leggenda della Pirotecnica osservata e sistemata come l’interprete di un teatro tonante e crudele ai cui esiti, talvolta, soccombono i suoi stessi autori.
Una lunga storia di sofisticati marchingegni, d’inutili macchine: attrezzi totemici per una maraviglia effimera e superflua, segno inequivocabile di una cultura dello spreco e del vaniloquio.
La Pirotecnica italiana così stupendamente “contaminata” dall’apporto di artisti di grande fama: Brunelleschi, Bernini, Fuga…, “storicizzata” da Vasari ed esplicata da innumerevoli saggi empirici e divulgativi.
Una rumorosa avventura che da oltre cinquecento anni si mostra sul palcoscenico della Festa, rubando sempre l’attimo finale e conclusivo.
Una leggenda i cui protagonisti, quasi sempre, sono gli sconosciuti guitti di un’esplosiva scena unica ed intramandabile.
SOMMARIO
LE ORIGINI
La memoria storica dei fuochi: la Grecia
Il fuoco ”dottore” delle umane sofferenze
Il ritorno nel grembo della madre guerra
Bacone, contestato inventore della polvere da sparo
La tragica beffa di Buffalmacco e il linguaggio liturgico
Marte bussa con insistenza alla porta degli artifizi
A cavallo dei razzi per scalare il cielo
Quell’armata Brancaleone dei mostri sputafiamme
Le serenate fiorentine... a suon di botti
L’arguta provocazione rinascimentale della ”girandola”
La ”girandola” e Savonarola: un incontro fatale
Il Tribolo, Cosimo I e i ”fantocciai” nelle feste fiorentine
Con la De Pirotechnia debutta la saggistica dei fuochi
Venezia s’infiamma di ”rumoroso” orgoglio cristiano
Un precursore ”scoop” mondano sulle feste più sfarzose
Tra ”commedia dell’arte” e fuochi è subito amore
La Naumachia e le sulfuree battaglie
I SECOLI DELLE MACCHINE
Macchine e feste tra Rinascimento e Barocco
La creatività popolare indossa i panni di Pulcinella
Si impone – subdolamente – la ”cultura dello spreco”
Da Norimberga a Roma due diverse scelte tecniche e di gusto
Tra fulmini e fragori mitologici, sgorga vino dalle fontane
Masaniello, Cuccagna e Vesuvio:
tre momenti della teatralità pirotecnica
L’ironica enigmaticità dell’elefante berniniano
Napoli sconciata dalla peste reagisce con i dardi marini
Quella inesauribile fonte d’ispirazione chiamata mitologia
Verso l’integrazione fra pirotecnica e paesaggio
La decodificazione di un linguaggio sotterraneo e allusivo
E la scena dei fuochi ebbe le sue comparse
Una vittoria sui Turchi e il sole barocco
Musica e fuoco si completano sul pentagramma luminoso
Il settecento: si accendono i ”lumi della ragione”
I fratelli Ruggieri, una grande dinastia di pirotecnici
Parigi e Venezia: dal Palazzo del Sole alla vendetta del Doge
Milano, Roma, Napoli, Torino, Bologna: fuoco a volontà
Ferdinando Fuga: un grande architetto prestato all’arte dei fuochi
Sulla scena del teatro pirotecnico irrompe il colore!
Rigore tecnico e inventiva nelle opere di Frizier e Alberti
Macchine sempre più complesse per effetti ”maravigliosi”
La pirotecnica entra nell’“Enciclopedia”,
ma dietro l’angolo c’e la tragedia
Piccola impresa e fuochi artificiali, ma a pagare sono gli animali
L’incontro incandescente fra Rivoluzione e pirotecnica
LA SCENA AEREA
La politica fa da puntello ad un’arte in crisi
Si conferma la produzione della letteratura storica
Due forme di teatro a braccetto
Muta la società, e con essa lo spirito della festa
Un’esplosione tricolore accoglie Garibaldi
La ”rivincita pirotecnica” della Chiesa
Nasce con “i fuochi di giorno” una nuova categoria del divertimento
Il “Brindellone” ovvero l’oracolo fiorentino
Il gusto dell’assurdo, vocazione comune del carnevale e dei fuochi
Una santa, suo malgrado, esplosiva
E dalla produzione industriale si staccò l’ingegno del fuochista
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